ACCADEMIA DELLE ARTI "ANTONIO CERICOLA" APS ASD
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Musica ignota 

Gabriele D’annunzio in musica
Recitazione, canto, danza, immagini e momenti di vita dannunziana
Musica di Antonio Cericola 
Versi di Gabriele D'Annunzio

    I versi di D'annunzio recitati e cantati con il pianoforte ed il quintetto d'archi Ars musica con danzatori. Lo spettacolo ha per sfondo la proiezione di foto storiche ed immagini di vita dannunziana in una suggestiva cornice interagente con gli interpreti.


    Sostanza poetica dannunziana è la musica del senso nelle sue mutazioni di Natura e Femmina, «la musica é come il sogno del silenzio», la parola è intesa come suono, che diletta l'orecchio, quasi carezza.


    Anche la morale del poeta è il puro eterno musicale della parola, una religione dello spirito, il Verbo lirico.


    La musicalità è il tono fuso dominante della poesia dannunziana: le persone e le cose son modi lirici di musica, quand'egli le doma: restano musica grezza, e cioè senso, quando egli non le vince.
    Anche in un più rigido significato si può parlare di musica e di metro. A parte le poesie, di solito la prosa del poeta ha un ritmo che si può scandire in versi, i quali nativamente risaltano nella loro costituzione di accenti, in arsi e tesi, e sono il modo stesso musicale del discorso ad alta tensione melica.


    D'Annunzio è musica: bisogna giudicare per andanti, adagio, allegretto, sostenuto e così via: per desiderio e non per realtà.

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Alcune poesie musicate e recitate

  • Bimbi e neve
  • Agosto al mare
  • Rondò dell'attesa
  • Notte bianca
  • Ride ampio il plenilunio
  • Van li effluvi de le rose da i verzieri
  • I pastori
  • Settembre
  • Il sogno sparve
  • Consolazione
  • La pioggia nel pineto
  • Malinconia
  • Ninna nanna
  • La sera fiesolana
  • Notturnino
  • Il vento scrive
  • Notte bianca
  • L'ombra
  • O falce di luna calante
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